Il panorama della moda uomo pare cambiare rotta e dirigersi sempre più verso capi portabili, quotidiani ma soprattutto rispettosi dell’ambiente.
A gennaio è tempo di Moda Uomo. E così, come ogni anno, torna l’edizione della Milano Moda Uomo, in programma dal 10 al 14 gennaio 2020, con un calendario denso di 77 collezioni. 26 sfilate, 46 presentazioni, 5 presentazioni su appuntamento e 22 eventi.
Ad aprire l’edizione 2020 è stata la sfilata di Dsquared2, che per l’occasione ha celebrato il suo 25° anniversario. A seguire le passerelle di Zegna, Piacenza Cashmere, Harmont & Blaine, N°21, MSGM, Prada, Ferragamo e via dicendo, fino a chiudere la kermesse con Gucci il 14 gennaio.
Stando alle prime passerelle il prossimo autunno-inverno 2020-2021 sarà per l’uomo un’esplosione di tagli over.
Ancora, arriva nel guardaroba maschile un netto cambio di tendenza: capi portabili e all’insegna del riciclo, con l’obiettivo ultra contemporaneo di arrivare ad una moda ecosostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Tutto ciò era già emerso all’appena concluso Pitti Uomo, in programma a Firenze lo scorso 7 gennaio.
E così, nel panorama della moda maschile arrivano maxi cappotti, voluminosi, avvolgenti e, addirittura, quasi esagerati.
Persino Re Giorgio Armani pare aver seguito la tendenza e rinnovato la tradizione. “Classic Pro”, ovvero “classico progressivo”, è il nome che accompagna alcuni capi della sua collezione, proprio come a voler sottolineare il concetto di progresso e rinnovamento. Le forme restano classiche ma i giochi di sovrapposizione segnano la novità. Anche da lui appare forte e chiaro il messaggio di salvaguardia e rispetto dell’ambiente.
“I am saying yes to recycling“, la frase che chiude il fashion show.
Sovrapposizioni ed estrema portabilità anche per la passerella di Dsquared2, jeans doppi da portare rigorosamente slacciati, maglioni, camicie da boscaiolo e via dicendo, per look super giovanili e quotidiani.
Insomma, ne vedremo ancora delle belle ma qualcosa, nel panorama della moda, pare star cambiando.